Nei precedenti post
- si è creato un progetto dimostrativo (cartella progetto3)1
- è stato necessario predisporre l’ambiente di sviluppo per Android2
Vediamo come si prosegue in quello stesso esempio dimostrativo
- Attenzione: per la compilazione è richiesta la connessione alla rete Internet
- Attenzione: è utile tenere sotto controllo il carico di lavoro della CPU dato che potrebbe raggiungere il 100%
- Attenzione: nel caso in cui qualche comando non risponda, nemmeno dopo 20 minuti, allora si può interrompere con
CTRL+C
, riavviare il sistema, e ripetere il comando - Attenzione: nel caso in cui qualche comando produca errore, leggere l’errore. A volte basta ripetere il comando due volte 🙁
$ nvm use node $ cd progetto3/android $ ./gradlew clean # la prima volta scaricherà gradle ed android-sdk
Esempio di output (il comando richiederà anche 30 minuti la prima volta)
nota: prestare attenzione, qui la parola gradle ha come suffisso il carattere “w
“, per indicare che si esegue uno script locale,
Nota: gradle genera molti warning sulle funzioni deprecate, per la prossima versione gradle 8
Al termine di gradlew clean, questi sono i comandi per compilare un file apk (sempre nella sottocartella android)
./gradlew bundleRelease
./gradlew assembleRelease
Suggerimento: prima di avviare la compilazione è molto utile testare il codice sorgente con eslint
A volte gradle può crashare inaspettatamente, con questo errore, ma è sufficiente ripetere il compando
Al termine (se non ci sono errori) si dovrebbe osservare un file .apk in questo percorso
~/progetto3/android/app/build/outputs/apk/release/app-release.apk
Questo file può essere trasferito sullo smartphone, installato ed eseguito.
Nonostante si sia ottenuto un file .apk, l’applicazione potrebbe crashare direttamente sullo smartphone. Per scovare gli errori è utile imparare ad usare le funzioni di debug
Per il debug, vedere articolo: