A volte capita di lavorare su un nuovo branch.
Come si crea?
Per provare a compilare ed eseguire un progetto React Native su iPhone/iOS (è obbligatorio possedere anche un macOS) si devono usare due comandi sul terminale (il secondo aprirà il simulatore).
Questo è il primo dei comandi sul terminale di macOS:
Node.js supporta anche i “nuovi” moduli ES6, quindi solo per motivi didattici si può leggere l’uso dell’altro tipi di moduli: CommonJS.
In questo esempio si vedrà l’uso di require ed exports.
A volte è necessario tenere aperte due finestre e fare copia/incolla nel terminale.
Proviamo un esempio.
Grazie allo stile (simile al CSS) si può facilmente posizionare un’area di testo ovunque nella schermata di React Native, ma posizionare un bottone è meno intuitivo.
Per conservare la storia del codice sorgente, per condividerlo con dei collaboratori e anche per distribuirlo, si può usare git
. Il template di React Native è “predisposto” per essere gestito con git
. In alcuni casi, git è integrato nel software IDE
Per le persone non vedenti, Android usa TalkBack, mentre iOS usa VoiceOver. React Native permette di accedere alle loro funzioni, con approcci leggermenti diversi.